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SITO UFFICIALE DI MARIO CANESSA "GIUSTO FRA LE NAZIONI"

Biografia

Mario Canessa

Mario Canessa, Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana, il 24 gennaio 2008  ha ricevuto dall'ambasciatore dello stato di Israele a Roma il riconoscimento di "GIUSTO FRA LE NAZIONI".

Il Canessa è nato a Volterra il 20 novembre 1917 da Albino Canessa (impresario edile e decoratore) e Argentina Del Colombo. Settimo di nove figli ha fatto carriera nell’ambito della polizia: da semplice agente e studente universitario dell’Università Cattolica di Milano negli anni 1943-1945 ha raggiunto, in seguito,  la qualifica di Dirigente Generale al Ministero degli Interni. Durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana e dell’occupazione tedesca si adoperò per prestare aiuto ad ebrei perseguitati in diversi casi fra i quali si ricordano:

a Volterra (Pisa), sua città natale, indicò al dottor Emerico Lukcas, medico dentista, la casa di una famiglia amica come sicuro luogo di rifugio; il medico si salvò grazie a questa indicazione, mentre nel frattempo Oretta Canessa, sorella di Mario, all'epoca dei fatti segretaria dello studio medico, riuscì a salvaguardare il gabinetto dentistico che il dottor Lukcas ritrovò intatto dopo la liberazione.

Nei mesi di settembre/ottobre del 1943, Canessa riuscì ad ospitare per 24 giorni nella sua casa di Tirano, in piazza Cavour n.4, in attesa di ripararle in Svizzera, le due cittadine ungheresi ebree Flora Lusz e la figlia Noemi Gallia, prive di tessera annonaria, giunte a Tirano accompagnate dall’amico Alfredo Garufi, funzionario dell’ufficio stranieri della Questura di Milano. Il padre di Noemi, noto ebreo ungherese a Milano, era stato consigliere dell’ammiraglio Horthy e proprietario della banca Gallia che aveva sede nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano, procuratosi un passaporto svedese, espatriò in Svizzera nei primi anni del conflitto.

Si precisa che Mario Canessa dopo l’8 settembre 1943 prestava servizio in qualità di agente di Pubblica Sicurezza nell’ufficio di settore di polizia di frontiera al confine italo-svizzero. Nella notte del 10-11 dicembre 1943, Mario Canessa condusse, unitamente al brigadiere Giovanni Marrani,  al di sopra del valico di Sasso del Gallo, Ciro De Benedetti, ragazzo ebreo di 8 anni che viveva a Milano, consegnandolo al Sig.Amarca, comandante della gendarmeria del posto di frontiera di Campocologno (Canton Grigioni - Svizzera). Riportarono indietro un biglietto firmato dal ragazzo sul quale venne apposto il timbro datario della gendarmeria e due giorni dopo riuscirono a consegnarlo ai genitori Mario e Theresia Herz che erano stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Tirano in attesa, come poi avvenne,  di essere deportati nei campi di sterminio dai quali non fecero più ritorno. La nonna Corinna Siszi ottuagenaria e claudicante di Ciro, per le sue precarie condizioni, fu invece affidata al compagno Pietro Vettrici di Baruffini e collocata in una grande gerla, e trasportata a spalle fino a Campocologno e consegnata all’ufficio rifugiati. Ciro De Benedetti è tuttora vivente ed abita a Milano.

Articoli vari scritti da Mario Canessa, quadri dipinti da Mario Canessa e fotografie con Mario Canessa

La realizzazione di questo sito è un doveroso tributo a Mario, un grande uomo pubblico, ma per me soprattutto un amico di incomparabile grandezza.

Con sincero affetto.

Mauro Ermito

 

Libro sulla coraggiosa vita di Mario Canessa scritto da Mauro Zucchelli (scaricabile in formato pdf)